La kermesse culturale parte con il mini concerto di Rita Botto e la Banda di Avola, che presentano in anteprima il video di “Cuntu e cantu” girato a Marzamemi. Primo film in concorso “Salvo” di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, presente l’attrice Sara Serraiocco. Nel cortile di Villadorata gli incontri e i cortometraggi, alla Tonnara la rassegna Lampi sul Mediterraneo
Marzamemi, Pachino. 22 Luglio 2013. Settantacinque proiezioni tra lungometraggi e corti, quattro schermi cinematografici, sei presentazioni di libri e una mostra fotografica. Sono soltanto alcuni numeri del Festival Internazionale del Cinema di Frontiera, che prenderà il via domani per concludersi domenica 28 luglio. Con la conduzione della giornalista Michela Giuffrida, la giornata ha il suo clou nel minilive di Rita Botto con la Banda di Avola, che presenteranno in anteprima il video di “Cuntu e cantu”, girato proprio a Marzamemi. Primo film in concorso è “Salvo”, il fortunato film dei palermitani Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, vincitori de la Semaine de la Critique a Cannes. Chiude la serata “Tutto è musica”, immagini e canzoni a firma Domenico Modugno.
In sei giorni cui la magia del cinema, sotto il cielo stellato di questo angolo di Sicilia, si incontrerà con il fascino della letteratura, l’incanto della fotografia e la bontà del cibo. Tanti, infatti, gli eventi della grande kermesse culturale dove, a fare da corollario alle proiezioni, agli incontri con gli autori dei corti, alle premiazioni e agli omaggi ad attori e registi, sono previste, per la sezione “Chiacchiere sotto il fico”, le presentazioni di alcuni libri, che saranno inaugurate domani con “Apnea” di Lorenzo Amurri e si concluderanno domenica, quando Alberto Sironi, il “padre” cinematografico di Montalbano, traccerà un inedito ritratto del popolare commissario dalla pagina allo schermo.
In tutte queste iniziative è racchiuso il senso più intimo e profondo del Festival di Marzamemi, dove la Frontiera è intesa “non come territorio ai margini – come afferma il direttore artistico Nello Correale - ma come la parte situata di fronte. Cinema di Frontiera dove la frontiera non è un limite, confine, ma finestra sull'universo, sugli universi circostanti e opposti".
Per gli amanti della due ruote simbolo della creatività italiana nel mondo, sabato è in programma anche un raduno di vespisti provenienti da Ispica. Un modo per ricordare la lunga storia d’amore tra la vespa e il cinema, ma soprattutto per rendere omaggio a Pietro Germi e al suo “Divorzio all’italiana”. E tra una mostra fotografica allestita alla Tonnara e gli spettacoli degli artisti di strada dell’associazione Inerzia, il pubblico del Cinema di Frontiera, potrà inoltre visitare il mini food village curato dalla Dmc eventi, per scoprire il legame tra cinema e sapori di qualità.