Festival internazionale del Cinema di Frontiera XIV Edizione
Gli americani scelgono la Sicilia come set
Stasera sul palco Donatella Finocchiaro. Premio “Donna di frontiera” a Nawal Soufi
Marzamemi (Pachino), 26 luglio 2014 – Tutti pazzi per Marzamemi e per il Festival internazionale del cinema di frontiera. Il borgo marinaro e la sua manifestazione cinematografica hanno incantato i produttori statunitensi e canadesi. Talmente innamorati di questo angolo di Sicilia da pensare di utilizzarlo, in futuro, come set. I rappresentanti dell’industria cinematografica mondiale lo hanno annunciato ieri, nel corso dell’incontro che si è tenuto alla Tonnara intitolato, non a caso, La Sicilia come set – attualità e prospettive. All’incontro, promosso e sostenuto da Ice Agenzia, nell'ambito del Piano Export Sud, Sicilia, Filmcommission e Sensi Contemporanei, hanno partecipato i produttori canadesi Karen Wookey e Martin Katz e quellidi Los Angeles Kurt Mc Carley e Vito Bruno. Presenti anche l’inviato del The Hollywood Reporter, Etan Vlessing e il giornalista Bernd Jetschin della rivista tedesca Filmecho.
L’incontro, coordinato da Nello Correale, nell’ambito della XIV edizione del Festival internazionale del cinema di frontiera, è stato aperto dai saluti del sindaco di Pachino, Roberto Bruno, che ha spiegato come Marzamemi sia una terra di frontiera, un aspetto, questo, che si accentua ancora di più nel corso del Festival cinematografico. All’appuntamento ha partecipato anche l’assessore regionale per il Territorio e Ambiente, Mariarita Sgarlata che ha sottolineato l’identità pluralistica del nostro territorio. Quindi la parola è stata presa da Fabio Corsi dell’Ice (Istituto per il commercio estero), ente che si occupa della promozione dei film italiani all’estero e del patrimonio territoriale italiano come location per film stranieri. “Adesso – ha detto Corsi – dobbiamo dare continuità a questa azione e dei punti di riferimento ben precisi: l’Ice con i suoi uffici all’estero e in particolare con quelli più attivi nel settore della promozione dell’audiovisivo e cioè Berlino, Los Angeles e Toronto e, ancora, la Sicilia Filmcommission e i vari Festival, per fare rete e sviluppare concretamente la produzione cinematografica nel nostro territorio”.
Presente all’incontro anche Pietro Di Miceli, dirigente di Sicilia Filmcommission, che ha esposto i risultati del lavoro del 2011-2013. In questo triennio la Sicilia Filmcommission ha investito 9.898.831 euro a supporto della filiera audiovisiva siciliana. Attraverso appositi bandi pubblici è stato possibile cofinanziare lungometraggi (€ 3.963.300,00), fiction e cortometraggi (€ 322.600,00), documentari (€ 2.092.351,00). Sono 69 gli schermi digitalizzati per un investimento di 2.865.000,00 euro. I fondi destinati al network di festival cinematografici localizzati sul territorio sono stati 575.580,00 euro. Nell'intento di ottimizzare e rafforzare l'impegno già sostenuto, il 2014 ha già visto la pubblicazione di un ulteriore bando biennale a favore delle rassegne e dei festival cinematografici e proseguirà con l'uscita di un nuovo bando dedicato ai lungometraggi e con l'istituzione di un fondo ospitalità a sostegno delle produzioni che sceglieranno la Sicilia come set delle loro riprese. Il nuovo rapporto di collaborazione con Ice agenzia all'interno del piano Export-Sud per le regioni della convergenza, e il piano di internazionalizzazione, nell'ambito del programma Sensi contemporanei, sottolineano l'importanza strategica della promozione delle possibili location presenti sul territorio, della formazione e dell'aggiornamento delle figure professionali legate all'audiovisivo operanti in Sicilia e del supporto alle nostre produzioni durante il confronto con il mercato internazionale. Circa dieci milioni di euro sono stati impiegati per il cofinanziamento di lungometraggi, fiction, documentari, la digitalizzazione delle sale cinematografiche e il sostegno a rassegne e festival.
Entusiasti della bellezza del territorio i produttori stranieri. A partire da Vito Bruno interessato a girare in Sicilia “Mary Mother of Christ”, considerato il proseguimento ideale del film The Passion di Mel Gibson. “Le riprese - ha anticipato – cominceranno tra febbraio e marzo del prossimo anno e nel cast ci saranno Ben Kingsley e Julia Ormond. Abbiamo fatto sopralluoghi sull’Etna e ci fermeremo ancora in Sicilia per cercare le località più adatte alle riprese”.
Ma “Mary Mother of Christ” non sarà l’unico film girato i Sicilia. Il produttore Kurt Mc Carley ieri ha presentato il suo progetto The Tailor. “Si tratterà quasi di due film – ha anticipato – dato che gireremo 4 settimane a Los Angeles e altrettante in Sicilia”. Ricco il cast del film in cui spiccano Ornella Muti, Ninni Bruschetta e Libero Di Rienzo. La protagonista del film sarà Lana Young, presente ieri alla tavola rotonda. “La pellicola – ha spiegato l’attrice – racconta la storia d’amore tra un siciliano e Tiffany, il mio personaggio. Sarà un film rilassante, una commedia che farà ridere e piangere e poi di nuovo ridere e piangere. Sono eccitata all’idea di tornare qui”.
Tra i canadesi presenti, Karen Wookey entusiasta del soggiorno a Marzamemi. “Sto trascorrendo una settimana magnifica in un posto spettacolare: non ho mai visto nulla del genere. Questa terra è un luogo magico e credo che siamo stati davvero molto fortunati a essere arrivati qui. Adesso bisogna solo capire come realizzare al meglio i nostri progetti”.
All’incontro era presente anche Martin Katz – produttore, tra gli altri, di Hotel Rwanda e di alcuni dei film più noti del regista David Cronenberg: “Il sole e il mare fanno della Sicilia una terra promettente e vediamo concrete possibilità di realizzare film, anche serie televisive, in Italia e in Sicilia in particolare. Il mondo è affamato di storie transfrontaliere e siamo qui proprio per visionare tutte le location possibili, sfruttando le straordinarie opportunità del territorio”. Dopodiché è intervenuto anche il giornalista Bernd Jetschin della Filmecho che ha affermato: “Questo posto è magico. Mi trovo qui per la prima volta e quando la sera arrivo in piazza per le proiezioni del Festival mi sembra quasi di rivivere l’atmosfera di Nuovo cinema paradiso. Questi luoghi sono davvero affascinanti e i registi tedeschi sono molto interessati a girare qui”. Ha chiuso l’incontro l’intervento dell’inviato del The Hollywood Reporter, Etan Vlessing che, riferendosi alla Sicilia e a Marzamemi in particolare, ha parlato di “posto specialissimo”, concludendo: “Mi auguro che con il passare degli anni si riesca davvero a lavorare insieme”.
Ma quella di ieri è stata anche una serata ricca di ospiti che hanno calcato il palcoscenico di piazza Regina Margherita. A partire dalla “visita” inaspettata dell’attore Enrico Lo Verso che ha regalato al pubblico del Festival il suo ricordo di Marzamemi: “Quando ero piccolo in questa piazza – ha raccontato – vedevo le signore stendere il pomodoro al sole su assi di legno, oggi è bellissimo vedere questo luogo così curato e soprattutto con uno schermo cinematografico. Sul palco è salita anche l’attrice e fotografa Tea Falco, interprete, tra gli altri, di Io e te di Bernardo Bertolucci, “un regista di un’umanità e una bravura incredibili. Lavorare con lui – ha concluso l’attrice – è stata una delle esperienze più belle della mia vita. Con Tea Falco, sul palco anche la regista Monica Stambrini, componente della giuria dei lungometraggi. Entrambe oggi saranno le protagoniste di uno degli appuntamenti di Chiacchiere sotto il fico per presentare Sedia elettrica/Making off di “Io e te” di Bertolucci. Musica e cinema ancora in primo ieri con l’emozionante esibizione dei fratelli Mancuso che hanno accompagnato la proiezione di due brevi film muti dei primi del Novecento (1909) - Eruzione dell’Etna e Mare del Nord. Sul palco infine anche Aldo Puglisi, protagonista di Sedotta e abbandonata di Pietro Germi.
Questa sera sul palco della sala cinematografica all’aperto più a Sud d’Europa Marilina Paternò di Paternò Vigneti e Cantine, partner della XIV edizione della manifestazione cinematografica, consegnerà – e questa è una delle novità del Festival di quest’anno – il Premio Donna di frontiera. A ricevere il riconoscimento sarà Nawal Soufi, marocchina di 26 anni, arrivata a Catania all’età di un mese. Laureanda in Scienze politiche e relazioni internazionali, Nawal ama definirsi “attivista per i diritti umani”. Attualmente è interprete al tribunale di Catania e si occupa del sociale da quando aveva 14 anni. Due anni fa Nawal ha aperto una mensa che per otto mesi ha accolto la media di 300 - 400 migranti al giorno. Con il tempo si è dedicata al giornalismo free lance nel campo dei diritti umani, avvicinandosi al mondo siriano. Nel 2013 ha organizzato la Carovana per la libertà diretta per la città di Homs, dove ha portato cibo, farmaci e indumenti. Da quel momento Nawal si prende cura dei tanti migranti che arrivano sulle coste catanesi, fornendo loro tutto ciò di cui possono avere bisogno: vestiti, cibo, farmaci, schede telefoniche, “ma soprattutto - afferma Nawal - un sorriso o un abbraccio”. Tra le attività più importanti svolte da Nawal anche la battaglia agli “scafisti di terra”.
Stasera attesa sul palco l’attrice Donatella Finocchiaro, domani premiazione di lungometraggi e cortometraggi.