Guarda l'edizione precedente
16 Settembre 2021
Il Premio Sebastiano Gesù ad Haider Rashid, regista di “Europa”

A “Chiacchiere sotto il fico “100 anni di Teatro greco a Siracusa”


Oggi evento dedicato ad Alda Merini con Cosimo Damiano Damato


Comunicato stampa 


Marzamemi (Pachino), 16 settembre 2021  


La forza delle donne, il premio Sebastiano Gesù, la fuga per la salvezza di un giovane iracheno che lotta per la libertà e la vita. Eccoli, in sintesi, i temi al centro della giornata di ieri della XXI edizione del Festival internazionale del cinema di frontiera di Marzamemi, che quest’anno vanta la media partnership della Rai Tgr Sicilia. 


Non solo cinema ma anche letteratura, ieri, con la presentazione del libro di Simona Lo Iacono, “La Tigre di Noto”, che narra la storia di Anna Maria Ciccone, una donna e una scienziata che visse in un’epoca che le fu ostile, un tempo di ostinati pregiudizi e barbarie totalitarie. “E con questa storia – ha detto l’autrice – ho voluto rendere omaggio alla forza e alla capacità delle donne di resistere alle difficoltà e trasformarle in opportunità”.  


Ma il coraggio delle donne è stato al centro anche di un altro appuntamento che si è tenuto nella prima giornata del Festival, la proiezione del cortometraggio fuori concorso “Donna oltre il cancro” di Francesco Sciacca che ne firma la regia. Con questo progetto l’associazione ACTO Sicilia (Alleanza Contro Tumore Ovarico) si è presenta al pubblico di Marzamemi, lanciando un inno alla vita. Un messaggio  di speranza, di lotta contro un tumore ancora troppo sconosciuto, che in Sicilia conta circa 500 pazienti l’anno. 


La conversazione con il giornalista e scrittore Franco Zuccalà, dal titolo “Parole e immagini: in giro per il mondo partendo da Marzamemi” ha quindi lasciato spazio agli eventi sul palco di piazza Regina Margherita, dove è stato proiettato uno dei lungometraggi in concorso, “Europa” di Haider Rashid alla presenza del regista che ha spiegato: “Questo film nasce da una paura, quella per ciò che sta diventando l’Europa, e da una speranza, come potrebbe essere con più accoglienza. Più attenzione. Più diritti”. Sul palco della sala cinematografica all’aperto più grande e più a Sud d’Europa anche Sonia Giannetto, che ha scritto e montato il film con Haider Rashid e che ha definito Europa “non un film ma una grande opera umana”.


Una serata dalle emozioni forti e autentiche, quella di ieri. Dopo la proiezione di Europa, film intenso e “immersivo”, è stata la volta del premio nazionale Sebastiano Gesù, istituito dal Festival internazionale del cinema di frontiera di Marzamemi e dal Centro studi cinematografici e intitolato al critico e storico del cinema ma soprattutto colonna del festival. Il riconoscimento, consegnato da Giancarlo Zappoli (direttore di Mymovies e presidente del Centro studi cinematografici) è andato proprio ad Haider Rashid “che con il suo cinema - questa la motivazione - ci fa “sentire” l’assurdità delle frontiere fisiche e mentali”.


Tra gli eventi di oggi, alle 19, per Chiacchiere sotto il fico, al cortile di Villadorata, si terrà l’incontro “100 anni di Teatro greco a Siracusa” con Marina Valensise, consigliere delegato dell’Inda, che presenterà delle immagini della mostra multimediale “Orestea atto secondo”. 


Per Lampi sul Mediterraneo, alla loggia della Tonnara, alle 22, è previsto l’evento con Cosimo Damiano Damato, dedicato alla poetessa Alda Merini e che vede tre linguaggi: il cinema, la letteratura e il teatro. Si parte con la proiezione del film “Alda Merini. Una donna sul palcoscenico” (presentato nel 2009 alla Mostra del Cinema di Venezia, Giornate degli Autori) con la voce recitante di Mariangela Melato. Un documentario, girato in presa diretta in più di tre anni, nella casa della Merini che si racconta, mettendo a nudo la sua anima. A 12 anni dall’uscita, il regista ha rimontato il film, aggiungendo sequenze inedite. Si proseguirà quindi con il recital tratto dal libro “Fate l’amore. Alda Dante Rock”, un dialogo inedito e privato fra Cosimo Damiano Damato ed Alda Merini, pubblicato da Compagnia editoriale Aliberti. La Merini, con le sue parole, raccolte da Damato in una lunga conversazione, ricorda gli uomini che ha amato, il manicomio, la guerra, la gloria, l’abbandono e traccia ritratti di Pasolini e Quasimodo.