Daniele Ciprì annuncia che a ottobre inizierà le riprese del suo nuovo film
Stasera in piazza Regina Margherita le premiazioni dei lungometraggi e corti
Marzamemi, Pachino (Sr), 28 luglio 2013
Marzamemi, Pachino. “Il tax credit ha dato ottimi risultati in Italia ma a macchia di leopardo. Alcune regioni utilizzano il 70% delle risorse mentre altre, tra cui la Sicilia, non le utilizzano affatto”. Ha aperto così il direttore artistico del Festival internazionale del Cinema di Frontiera di Marzamemi, Nello Correale, l’incontro “Cinema impresa e territorio. - Cinema e tax credit in Sicilia, nuove possibilità di intervento nel campo delle produzioni e manifestazioni audiovisive” che si è tenuto ieri pomeriggio alla Loggia di Villadorata e al quale hanno presenziato il direttore della Film Commission Pietro Di Miceli, il sindaco di Pachino Paolo Bonaiuto, l’avvocato Diana Rulli esperto in tax credit, Fabio Montesano in rappresentanza del Coordinamento regionale dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili e Tonino Palma rappresentante della Confederazione nazionale artigiani, oltre alle sigle che rappresentano il cinema italiano: Pasquale Scimeca per l’Anica, Sino Caracappa per l’Amec e Roberto Andò per 100 Autori.
“Questo incontro – ha continuato Correale – fa parte di un percorso che è iniziato a Taormina e che terminerà in ottobre a Palermo dove organizzeremo gli Stati generali del Cinema. Tra i nostri obiettivi la diffusione informativa del tax credit: attraverso i Festival cinematografici, anche i più piccoli, e attraverso “l’istruzione” dei dottori commercialisti, vero trade union con le imprese”.
L’avvocato Diana Rulli, esperto in tax credit, ha ben spiegato come funziona questo credito di imposta, cosa è e chi ne può usufruire. Il tax credit è un credito di imposta che prevede la possibilità di compensare debiti fiscali con il credito maturato a seguito di un investimento nel settore cinematografico. Destinatari sono le imprese di produzione e distribuzione cinematografica, gli esercenti cinematografici, le imprese di produzione esecutiva e post produzione nonché le imprese non appartenenti al settore cine-audiovisivo associati in partecipazione agli utili di un film dal produttore di quest’ultimo.
“Il tax credit è nato nel 2007 – ha detto Diana Rulli – dall’esigenza di dare ulteriori risorse al settore cinematografico. E’ importante dire che il tax credit non è solo destinato ai lungometraggi, ma anche a documentari e cortometraggi e possono accedere al credito anche ditte individuali, basta che abbiano credito d’impresa”.
Promosso dal Festival internazionale del Cinema di Frontiera l’incontro ha mirato a fare incontrare i soggetti che ricercano finanziamenti per il cinema con gli imprenditori (e i loro commercialisti) che possono utilizzare il tax credit per investimenti sul cinema, ma anche per stilare un documento ufficiale condiviso da proporre al governo affinché possa essere ripristinato il fondo del tax credit per il cinema e per istituire un tavolo tecnico per verificare se la Sicilia, quale regione a statuto speciale, possa ampliare il tax credit nazionale.
A tal proposito il direttore della Film Commission Pietro Di Miceli ha detto: “Sono molto contento di essere a Marzamemi, in occasione di un Festival che conferma una qualità elevata. Sappiamo tutti che la Regione siciliana sta vivendo un momento di grande ristrettezza economica, ma questi incontri dedicati al tax credit sono necessari per riuscire a stilare una proposta condivisa, da sottoporre all’attenzione dell’Assemblea regionale siciliana, per suggerire alla politica quali sono le strade da percorrere. Noi, tutti insieme, dobbiamo essere da supporto e stimolo affinché la classe politica si impegni a risollevare le sorti del cinema”.
Scontento e malumore tra chi vive di cinema. Il regista Roberto Andò ha infatti annunciato azioni di lotta contro il Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Massimo Bray, tanto che ha promesso: “A Venezia usciremo dalla sala all’ingresso del Ministro in segno di protesta per il taglio del tax credit, decurtato del 50%”.
In serata, sul palcoscenico di piazza Regina Margherita, dopo la proiezione dell’ultimo film in concorso “Wadjda. La bicicletta verde” di Haifaa Al-Mansour, è stata la volta del pluripremiato direttore della fotografia Daniele Ciprì, a Marzamemi con il film in concorso “Salvo” di Antonio Piazza e Fabio Grassadonia. Il direttore della fotografia, oltre che regista, ha sottolineato di essere rimasto affascinato dalla straordinaria sezione dei corti e ha aggiunto: “Si tratta di ragazzi che hanno voglia di raccontare anche la disperazione e questi lavori hanno sempre un senso profondo. Anche io ho iniziato la mia carriera cinematografica realizzando dei cortometraggi”. Quindi, anticipando i suoi lavori futuri, ha aggiunto: “A ottobre inizierò a girare il mio nuovo film, una storia che racconta di due amici e di un cane. Questa pellicola non sarà ambientata in Sicilia, perché voglio rimarcare la mia volontà di non avere un luogo. Non l’ho mai avuto, anche quando giravo a Palermo”.
L’intervento di Daniele Ciprì ha poi lasciato il posto alla proiezione di “La folla”, film muto di King Vidor del 1928, musicato dal vivo dell’Ensemble Darshan.
Premiati da Umberto Iacono, dell’Associazione italiana formatori, gli attori Egle Doria ed Emanuele Puglia, che stasera nel piazzale Giardinella di Marzamemi saranno gli interpreti dello spettacolo teatrale “Il conto delle lune”.Un premio è stato consegnato anche a Nanda D’Amore, dell’Associazione Civita.
Stasera sul palco di piazza Regina Margherita si terranno le premiazioni del Festival internazionale Cinema di Frontiera, sezione cortometraggi e lungometraggi.