La data di svolgimento sarà stabilita alla fine dell’emergenza sanitaria
Il direttore artistico Correale: “Adesso la gente ha bisogno di più umanità, e noi torneremo a regalare emozioni”
Comunicato stampa n. 1/2020
Marzamemi, Pachino 15 maggio 2020
E’ stato pubblicato il bando dei cortometraggi per la 20esima edizione del Festival internazionale del Cinema di Frontiera. A darne notizie è il direttore artistico, Nello Correale, che conferma lo svolgimento dell’edizione numero 20, anche se c’è ancora da stabilire il periodo, poiché legato al termine dell’emergenza sanitaria. “L’edizione - spiega Correale, ideatore del Festival - sarà adeguata alle normative e sicuramente con una formula ridotta e rinnovata”.
Il ConCorto, con selezione firmata dalla Filmoteca Laboratorio 451 e curata dal giornalista Andrea Di Falco, in collaborazione con Chiara Pitti, Elisa Ragusa e Francesco Savarino. Sarà possibile partecipare inviando i lavori sino al 31 luglio 2020.
La famiglia del Cinefrontiera da quest’anno è cresciuta: oltre al Centro commerciale naturale e al cinecircolo Cinefrontiera, supportati da Tipota Movie Company, anche la Pro Loco Marzamemi avrà un ruolo di primo piano, assieme a tanti commercianti e imprenditori del territorio che hanno già confermato il sostegno al Festival di Marzamemi. A cominciare dal partner commerciale più importante della storia dell’evento stesso, la Banca di Credito Cooperativo di Pachino. A fianco del Cinema di Frontiera anche le istituzioni, il Comune e l’assessorato regionale al Turismo.
“La macchina organizzativa - racconta l’ideatore e direttore artistico, Nello Correale - era stata già avviata prima dell’inizio di questo periodo funesto. A causa di quanto accaduto non siamo ancora in grado di definire quando si svolgerà l’evento, così come sta accadendo a tante altre manifestazioni. Ma - state sicuri - la sala cinematografica all’aperto più grande e più a sud d’Europa riaprirà, e saremo pronti a regalare nuove emozioni. Il Cinema di Frontiera da sempre è avanguardia di umanità e umanizzazione delle vicende che riguardano la nostra epoca. Per questo il nostro messaggio, ancora una volta, riguarderà il confronto tra le popolazioni in un momento di psicosi collettiva: i nostri nemici sono i virus, non le persone”.