Marzamemi (Pachino), 31 luglio 2016 – La madrina della XVI edizione del Cinema di Frontiera conquista gli spettatori del Festival. Ieri sera Miriam Leone sul palco principale di piazza Regina Margherita è stata ancora una volta protagonista, premiata da Franco Lao, vicepresidente del consiglio di amministrazione della Banca di credito cooperativo di Pachino, con la seguente motivazione: "A Miriam Leone, frutto di questa terra, in segno di ringraziamento per la sua generosa presenza, il festival dedica questo premio che vuole essere un riconoscimento al talento di una giovane attrice che da speranza del cinema si è trasformata rapidamente in una conclamata certezza".
«È bello – ha affermato Miriam Leone - quando la cultura cerca la piazza e la piazza vuole la cultura. In questa settimana trascorsa tra i vicoli e le piazze del borgo mi sono arricchita e sono cresciuta».
La madrina del Festival ha ricordato Anna Marchesini, emozionando una piazza Regina Margherita gremita come non mai e, a sua volta, ha premiato il giovane Marco Occhipinti, che si è aggiudicato un "cofanetto da vero cinefilo" nell'ambito del photocontest #scattidafestival.
Tanti i protagonisti della penultima giornata del Festival.
La proiezione dell'ultimo film in concorso, Fiore di Claudio Giovannesi, è stata preceduta da un incontro con il regista che, nel cortile di Villadorata, ha partecipato all'incontro sul tema “Cosa chiediamo a un festival. Esperienze e proposte”. «E se una kermesse come quella di Cannes - ha detto Giovannesi - è preziosa perché c'è il mercato e la possibilità di distribuire un film nel mondo, una manifestazione come quella di Marzamemi dà la possibilità, invece, di incontrare il pubblico, che è il motivo fondamentale per cui un film è realizzato».
Ha aggiunto il regista Davide Riondino: «Al Festival di Marzamemi l'ambiente parla da solo: la piazza, il pubblico seduto davanti a uno schermo bianco che poi si accende e qualcosa succede. Qui si intrecciano temi generali e altre più specialistici. E poi mi sembra molto bello il nome di frontiera perché questo è un periodo in cui la frontiera torna a essere decisiva. Intesa come frontiera delle tecnologie, frontiera tra il grande mercato e le idee, frontiera di un ritorno a frequentarsi tra registi e artisti più in generale, frontiera per capire come cambia il mondo».
“Cultura volano del turismo. Esperienze e proposte” è invece stato l'argomento dibattuto da Alessandro Rais, direttore della Sicilia Film Commission. «La strategia della Sicilia film commission che opera all'interno dell'assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo – ha dichiarato Rais - è stata da sempre di sostenere, con convinzione, una rete di festival sul territorio siciliano che siano contraddistinti da identità culturale, da un forte rapporto con il territorio e che siano in grado di rappresentare, a livello regionale, anche una sorta di circuito alternativo per il cinema di qualità che poco spazio trova nei circuiti di distribuzione commerciali e tradizionali».
Su turismo e cultura hanno dibattuto anche gli assessori regionali al Turismo Anthony Barbagallo, alla Formazione, Bruno Marziano e i sindaci di Pachino, Roberto Bruno, di Noto, Corrado Bonfanti e di Avola, Luca Cannata.
«La Sicilia – ha dichiarato Barbagallo - ha ottenuto recentemente 15 milioni di euro sull'Apq Cinema, 20 volte cioè lo stanziamento dell'anno scorso. Quindi sicuramente i festival avranno un ritorno importante per la promozione cinematografica. Il cinema è un veicolo di conoscenza straordinario. Per noi strutturare e migliorare i festival significa anche potenziare l'offerta turistica siciliana. Stiamo pensando anche al progetto del cine-turismo che sarà il miglior prodotto di promozione turistica dell'assessorato e ovviamente Marzamemi sarà un crocevia importante dell'offerta del cine-turismo, non solo per i film che sono stati girati, ma anche per la presenza del Festival. Questa è una terra di cinema, un lembo di terra che rappresenta una delle nostre eccellenze».
Simonetta Agnello Hornby è invece stata la protagonista della sezione Frontiera del Libro: «Mi piace molto l'atmosfera di questo Festival, il rispetto con cui il pubblico viene trattato e il calore che c'è sempre in tutte le sezioni della manifestazione. Nel mio libro “Caffè amaro” parlo di una donna straordinaria vissuta dal 1890 al 1946, una donna che crede nell'amore e nella giustizia».
Ieri è stata anche la serata della proiezione di San Pietro e le Basiliche Papali di Roma 3D, produzione Sky 3D e Centro Televisivo Vaticano in collaborazione con Nexo Digital, Magnitudo Film e Sky Arte HD e prima produzione Sky riconosciuta film di interesse culturale dalla Direzione Generale Cinema MiBACT. A presentarlo sul palco Cosetta Lagani, direttore Sky 3D che ha spiegato: «Sky ha avuto, con il Centro televisivo vaticano, il privilegio di realizzare il film documentario sulle 4 Basiliche di Roma, in occasione dell'anno del giubileo straordinario della Misericordia. Il film ha avuto un grande successo di pubblico e critica, e adesso è in 2.000 cinema in 60 Paesi del mondo».