COMUNICATO STAMPA

XXIII FESTIVAL DEL CINEMA DI FRONTIERA
CON-CORTO, NUOVA SCADENZA DEL BANDO PER I CORTOMETRAGGI. IL FILM SERBO “THE PARADE – LA SFILATA” DI SRDJAN DRAGOJEVIC APRE IL FESTIVAL

Nuovo termine ultimo per l’invio dei materiali dei corti: 30 giugno. Le avventure tragicomiche sul Gay Pride di Belgrado inaugurano il 23 luglio le proiezioni in piazza Regina Margherita

Marzamemi, Pachino (Sr), dal 23 al 28 luglio

www.cinefrontiera.it

 

Marzamemi, Pachino. 17 giugno 2013. Si allungano i termini per partecipare al bando di concorso Con-Corto Festival Cinema di Frontiera per la selezione di cortometraggi. La nuova scadenza è il 30 giugno 2013. Sono ammesse a partecipare alla selezione per il concorso, opere di nazionalità italiana e estera realizzate a partire da gennaio 2012, edite e inedite. I cortometraggi dovranno avere durata massima di 20 minuti. Tra tutti i lavori pervenuti, verranno preselezionati n. 20 cortometraggi dal comitato organizzatore del Festival. I cortometraggi selezionati verranno proiettati a Marzamemi nel Cortile del Palazzo del Principe di Villadorata. Sarà data comunicazione dell’esito della selezione delle opere entro l’8 luglio 2013. Il bando di concorso sul sito www.cinefrontiera.it.

Intanto la macchina organizzativa del festival, coordinata dal direttore artistico Nello Correale, ha completato la lista dei film che saranno visionati in piazza Regina Margherita nella settimana che andrà dal 23 al 28 luglio. L’esordio del festival, il 23 luglio, è affidato al film sebo “The parade – La sfilata” del regista e sceneggiatore Srdjan Dragojevic che sarà presente alla proiezione. “The parade – La sfilata” è una commedia che al tempo stesso fa riflettere sul tema dell’omofobia, che in certe parti del mondo è ancora un problema politico e sociale.

[caption id="attachment_352" align="alignleft" width="240"] Una scena di "The Parade - La sfilata" di Srdjan Dragojevic[/caption]

Dragojevic impernia le avventure tragicomiche di “The parade – La sfilata” sulla figura di Linum, ieri eroe di guerra e oggi un delinquente qualsiasi, assolutamente omofobo. Per una rocambolesca serie di coincidenze è costretto ad accettare di scortare il Gay Pride di Belgrado organizzato dagli attivisti Mirko e Radmilo, dopo il rifiuto della polizia. Tuttavia nessuno dei suoi amici serbi lo aiuta per paura di essere associato all’universo omosessuale. Limun decide cosi di rivolgersi a dei vecchi nemici nella Guerra dei Balcani degli Anni 90: il bosniaco Halil, il croato Roko ed il kosovaro albanese Azem.