Il secondo appuntamento di Chiacchiere sotto il fico ha avuto come filo conduttore il tema della contemporaneità, affrontato dalle opere di tre giovani scrittori siciliani.
Massimo Maugeri ha presentato il suo testo Trinacria Park, edito dalla casa editrice e/o nella collana SabotAge. Come ricorda lo stesso autore, il termine deriva da sabot, lo zoccolo tirato contro gli ingranaggi dai tessitori della rivoluzione industriale: chiaro dunque il riferimento polemico e di denuncia alla corruzione della società odierna.
Il tema fondamentale del romanzo è la menzogna in tutte le sue sfaccettature: i personaggi arrivano persino a mentire a se stessi. Grande assente in un romanzo fortemente legato all’identità siciliana è la mafia, che lascia il posto ad altre forme di criminalità, oggi insite in ambienti insospettabili quali le istituzioni politiche, l’alta finanza, il marketing e i canali di comunicazione.
Sono presenti nel testo echi di grandi autori siciliani, quali Leonardo Sciascia, Elio Vittorini e Gesualdo Bufalino, che nella loro narrativa non hanno potuto esimersi dal confronto con la loro sicilianità. Infatti, uno dei personaggi di Trinacria Park (Gregorio Monti) ci parla dell’effetto isola: una volta allontanatosi dalle coste catanesi per approdare alla fantomatica isola di Montelava, Gregorio prova un misto di sentimenti - dalla nostalgia al fastidio, dall’odio al senso di colpa - che riescono a coinvolgere il lettore.
La Sicilia è anche sfondo de Il 49esimo Stato di Stefano Amato, edito dalla Feltrinelli/Transeuropa.
Il titolo fa riferimento alla proposta di annessione del territorio siciliano agli USA, vaneggiata nel 1947. Il giovane autore immagina che questo progetto sia andato a buon fine ed elabora una Sicilia utopica che ben presto si trasforma sulla carta in distopia. Per la stesura del suo libro l’autore ha infatti consultato documenti storici che hanno svelato una realtà ben poco rosea, intrisa di legami con la criminalità organizzata. La storia è ambientata nel 1978 e ha come protagonisti quattro ragazzi il cui sogno è fare da spalla alla band dei Ramones, in occasione dei festeggiamenti per il trentennale dell’annessione agli USA. La contemporaneità emerge da diversi aspetti: la cronaca - con i grandi misteri dell’Italia di fine anni ’70; la musica - per la coeva nascita del punk-rock; il cinema - con i numerosi riferimenti a famose pellicole americane prodotte in quel periodo. L’autore coinvolge in prima persona il lettore contemporaneo evidenziando il contrasto tra anti-americanismo da un lato e amore per l’America dall’altro, quest’ultimo evidente nel cinema, nella musica, nella moda e nella tecnologia.
Il terzo e ultimo ospite dell’incontro è stato Davide Carmelo Maria Ortisi, autore di Filosofia in pillole, pubblicato da Armando editore. L’epigrafe del testo riassume lo spirito fondamentale della raccolta: “La filosofia è la cosa più semplice che ci sia, sono i filosofi a renderla complessa”. Il libro raccoglie aforismi che affrontano diverse tematiche, nate dall’osservazione della realtà. La struttura del libro riprende la forma di un decalogo, ripartito in dieci capitoli corrispondenti ad altrettanti temi: Vita, Spazio e Tempo, Amore, Bellezza, Donne, Uomini, Conoscenza Idee e Riflessioni, Arte Linguaggio e Comunicazione, Politica Economia e Potere, Fede e Religiosità. Le tematiche più impegnative vengono presentate da Ortisi in chiave ironica con l’intento di renderle maggiormente fruibili al lettore.