Il terzo appuntamento con Chiacchiere sotto il fico ha avuto come ospiti lo scrittore e giornalista del TG5 Carmelo Sardo, lo scrittore e giornalista RAI Antonello Carbone e dall'associazione AIF Umberto Iacono, Alberto Lori e Cettina Mazzamuto.
Carmelo Sardo in collaborazione con il detenuto Giuseppe Grassonelli ha pubblicato Malerba, edito da Mondadori nella collana Strade Blu; un romanzo-verità incentrato sulla storia di Antonio Brasso, pseudonimo dello stesso Grassonelli. Il titolo riprende il soprannome dato a quest’ultimo quando era ragazzino e viveva nel paese natio Porto Empedocle, in provincia di Agrigento. Dopo aver lavorato in Germania, rientra in Italia per svolgere il servizio militare, ma subisce un agguato da parte di Cosa Nostra, in cui rimangono uccisi alcuni membri della sua famiglia. Rientrato in Germania, la mafia lo perseguita con altri due attentati, da cui esce illeso. Da questo momento Brasso/Grassonelli inizia a progettare la sua vendetta che lo porterà ad uccidere gli assassini della sua famiglia. Oggi si trova all’ergastolo ostativo, inflitto esclusivamente nell’ambito di una guerra di mafia.
Alla fine della presentazione è stato proiettato un frammento della docu-fiction incentrata sulla figura di Grassonelli, in cui lo stesso detenuto, nell’espressione «uccidere per non essere uccisi» vuole sottolineare l’errore da lui commesso attuando una vendetta privata a causa della sfiducia nello Stato della fine degli anni ’80.
Antonello Carbone ci presenta una Taormina diversa da quella che si è abituati a vedere, scegliendo di ambientare la propria storia durante il periodo invernale, come suggerisce il titolo A Taormina, d’inverno. Protagonista di questo avvincente giallo è Giacomo Cassisi, giornalista investigatore catanese, a cui è affidata l’indagine su una morte misteriosa che sconvolge la tranquillità invernale della cittadina siciliana. La formazione professionale dell’autore si riscontra in una scrittura agile e scorrevole e in una struttura caratterizzata da brevi ma numerosi capitoli, ognuno dei quali è stato denominato con il titolo di una canzone. È evidente una circolarità interna al testo, in quanto esso si apre e si chiude con la descrizione di un disegno. L’autore ha annunciato il progetto di una sceneggiatura teatrale e della produzione di un film, tratte dal suo romanzo.
Umberto Iacono, membro dell’Associazione Italiana Formatori (AIF) ha introdotto Cettina Mazzamuto e Alberto Lori, che hanno esposto la loro pluriennale esperienza nel campo della formazione. L’AIF è ormai una presenza fissa all’interno del Festival Internazionale del Cinema di Frontiera, ma quest’anno porta con sé la novità di proporre un approccio emozionale al pubblico attraverso supporti video e spettacoli teatrali. Questo è anche lo spirito che anima il lavoro dei due formatori presenti all’incontro, per i quali è centrale la metodologia esperienziale legata ad un modello di apprendimento basato sull’esperienza cognitiva, emotiva e sensoriale. La posizione teorica dei due formatori è di tipo olistico, approfondita in due diversi ambiti professionali: Alberto Lori, divulgatore scientifico, si occupa di psico-quantistica; Cettina Mazzamuto, counselor, si focalizza sulla "conoscenza di sé" allo scopo di eliminare le credenze limitanti della cosiddetta “paura cattiva”. Infatti come conclude Alberto Lori citando Goethe: «Un giorno la paura bussò alla porta, il coraggio andò ad aprire e non trovò nessuno».
a cura di Valentina Dinatale e Eleonora Coppoletta