Marzamemi, Pachino.Dopo l’inizio scoppiettante con Rita Botto e la Banda di Avola, il film premiato a Cannes “Salvo” dei registi palermitani Piazza e Grassadonia, e la presenza di Beppe Fiorello, il festival del Cinema di Frontiera arriva al secondo giorno di programmazione. E sarà il giorno di Alberto Sironi, il noto regista del Montalbano televisivo, che dal palco di piazza Regina Margherita, con le domande della giornalista Michela Giuffrida conduttrice del Festival, parlerà della trasposizione dalla pagina scritta di Andrea Camilleri alla fiction tv che ha celebrato la Sicilia come set cinematografico naturale. Due i fil in concorso il cileno “No. I giorni dell’arcobaleno” di Pablo Larrain, un’inedita forma di opposizione al regime i Pinochet attraverso una campagna pubblicitaria, e il rumeno “Il caso Kerenes” di Calin Netzer, sul rapporto fra madre e figlio nella borghesia ricca della Romania di oggi. Tutta catanese la parentesi di incontri sotto il fico, con il nucleo familiare di scrittori formato da Elvira Seminara, il marito Antonio Di Grado e la figlia Viola Di Grado. Seguirà la scrittrice e video maker Giovanna Brogna, introdotta dall’attrice Lucia Sardo. La rassegna Lampi sul mediterraneo alla tonnara ospiterà due filmati in memoria di Franco Scaldati, l’attore regista palermitano scomparso recentemente, a partire da il “Cavaliere sole” di Pasquale Scimeca.